Fondata nel 1945 nella provincia bresciana, Frascio è un’azienda la cui storia ricalca i contorni della migliore imprenditorialità italiana, quella del prodotto “fatto bene” che punta sulla qualità dei materiali e della lavorazione, sul design ricercato, sull’innovazione dei codici stilistici e abitativi.
Le maniglie Frascio sono da anni la risposta alle mutevoli esigenze dei progettisti in Italia e all’estero e l’obiettivo è di continuare su questa strada, ampliandone orizzonti e prospettive. Ne abbiamo parlato con Massimo Soldi, Amministratore Unico della Frascio srl, che nel 2022 ha festeggiato dieci anni di gestione dell’azienda e si prepara a raggiungere obiettivi ambiziosi, passando anche per alcune novità importanti come il lancio del nuovo sito web aziendale a fine anno e la presentazione del nuovo catalogo a inizio 2023.
Da dieci anni è alla guida di Frascio. Che bilancio si sente di fare?
Dieci anni sono volati ma, al contempo, sono anche un periodo abbastanza lungo, durante il quale si sono avvicendate situazioni positive e problemi da gestire, inutile nasconderlo. Sono un ottimista e, nonostante questo periodo non sia privo di preoccupazioni per un imprenditore, il bilancio è positivo.
Il mercato riconosce Il valore storico del brand per la produzione di maniglie e noi in questi anni abbiamo fatto ogni sforzo per essere al passo con i tempi, se possibile anticipandoli con la messa a punto di prodotti evoluti, ben realizzati, distintivi.
Che tipo di imprenditore ritiene di essere?
Ciò che posso dire è che quando ho deciso di intraprendere questa nuova avventura imprenditoriale, dieci anni fa, avevo una buona conoscenza del mercato dal punto di vista commerciale e, probabilmente, il desiderio di affrontare nuove sfide. Guardo da sempre all’innovazione e so che le sfide sono quotidiane, soprattutto in un mercato sensibile ai cambiamenti e alle nuove esigenze, a partire dalla sostenibilità.
A tal proposito, secondo lei, come sta cambiando il mercato?
Ci sono dinamiche sempre più complesse e anche una piccola realtà come la nostra si confronta con una società fluida. Guardando ai mercati esteri, confermo che il prodotto italiano di alto profilo è molto apprezzato, però da parte nostra non può venire meno l’attenzione ai cambiamenti che si registrano nelle grandi metropoli e che danno un’indicazione di quanto arriverà poi anche nelle realtà urbane più piccole. Il modo di abitare oggi è in continua evoluzione, basti pensare ai progressi della domotica. Non è un caso che abbiamo voluto sintetizzare questo punto di vista anche nel pay-off che accompagna il nuovo logo: Frascio : unlimited worlds.
Che importanza ha il design nella proposta Frascio?
Da sempre Frascio realizza maniglie ben disegnate e di immediata funzionalità. Probabilmente il design è qualcosa che va oltre, è un processo, e nel nostro approccio abbiamo voluto considerarlo come elemento distintivo per proposte all’avanguardia. Concretamente, abbiamo realizzato una collezione di maniglie inserite a catalogo alla voce Futuribili: sono articoli che si caratterizzano, per concetto e forme, come visioni di un mondo futuribile, appunto, dove le maniglie interpretano lo spazio non segnandone solamente l’apertura ma indicando una concezione dello spazio assolutamente avveniristica e singolare.
Qual è attualmente il valore aggiunto che vi contraddistingue come azienda?
Mi viene spontaneo pensare al prodotto, alla modellistica che offriamo. Devo dire che il particolare rapporto con i designer ci ha sempre permesso di realizzare prodotti che entrano in gamma secondo una logica di ricchezza del catalogo e dell’offerta.
Oggi a catalogo abbiamo tre linee di ispirazione: le maniglie Futuribili, assolutamente inedite; le maniglie Tendenza, modelli che rispondono alle attuali esigenze di un’architettura contemporanea; le maniglie Tradizionali, tra le quali troviamo dei classici senza tempo.
Frascio offre una gamma completa che diventa un’autentica opportunità per creare valore aggiunto nelle realizzazioni architettoniche e nelle realizzazioni degli interni. Siamo naturalmente disponibili anche per interventi tailor-made, nel caso di progetti esclusivi o di numeri consistenti.
Come viene gestita l’area produttiva?
La responsabilità della linea di produzione è affidata al mio socio Andrea Mascadri e insieme condividiamo l’idea di avvalerci sempre della tecnologia più evoluta e di responsabilizzare le persone che lavorano nei reparti.
Frascio, per esempio, è stata apripista per l’impiego di tecnologia per la realizzazione di maniglie con finitura PVD, che ora è una caratteristica diffusa ma di cui noi siamo stati esploratori e punto di riferimento per creare prodotti di pregio, resistenti, inalterabili, senza utilizzare vernici o finiture additive. Per primi abbiamo voluto provare a intervenire fisicamente sul materiale, per ottenere proprio quelle caratteristiche di durevolezza e inalterabilità, provando a creare anche colorazioni affascinanti. Un nuovo mondo per chi si occupa di interiors, nel dettaglio della maniglia.
Il fatto che Frascio sia una realtà dalle dimensioni contenute rappresenta un vantaggio o una criticità?
La nostra intenzione è quella di crescere, facendo leva sulla consapevolezza di ciò che siamo attualmente, un’azienda composta da personale dipendente qualificato e supportata da un team di professionisti motivati per le attività di art direction e comunicazione.
Essere piccoli ci permette una certa rapidità di intervento a tutti i livelli e quotidianamente ricevo segnali di apprezzamento per il lavoro dei miei collaboratori. Si può fare meglio? Certo, dobbiamo sempre tendere tutti al miglioramento, ma l’alto valore di affidabilità riconosciuto dal mercato al marchio Frascio rimane il punto di partenza solido su cui possiamo costruire. E allargare il nostro successo.
A livello nazionale e internazionale, come vede il futuro dell’azienda?
Frascio è presente in Italia e all’estero con proprie filiali: le attività di questi ultimi due anni e lo sviluppo avuto sono la conferma di una condotta vincente e sempre più apprezzata anche su nuovi e importanti mercati. Incrociando le dita per la situazione energetica che in questo momento impatta molto e provando a ragionare su un orizzonte di medio periodo, rimango fiducioso per lo sviluppo del brand in futuro.